Centro di ricerche storiche Rovigno
Centar za povijesna istraživanja Rovinj
Središče za zgodovinska raziskovanja Rovinj

Centro di ricerche storiche Rovigno
Centar za povijesna istraživanja Rovinj
Središče za zgodovinska raziskovanja Rovinj





Storia

dell’istituzione

Il Centro di Ricerche Storiche è l’istituzione della Comunità Nazionale Italiana che vive e opera sul territorio dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, di cui realizza il diritto alla ricerca storica. La proposta di dare vita ad un centro di studi storici della comunità nazionale italiana in Jugoslavia venne formulata nel novembre 1968 dall’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, oggi Unione Italiana. Si tratta dell’organizzazione degli Italiani delle Repubbliche di Croazia e Slovenia ed ha come finalità la salvaguardia e lo sviluppo dell’identità nazionale, culturale e linguistica degli italiani del territorio.

Fu dapprima creata una Sezione storica con il compito di coinvolgere un ampio numero di studiosi e appassionati di storia e dalla sua evoluzione il 12 febbraio 1969 fu fondato il Centro di Ricerche Storiche con sede a Rovigno. Nel dicembre 1969, come primo direttore dell’istituto, fu nominato il prof. Giovanni Radossi.

L’istituto si trova in pieno centro storico a Rovigno, accanto al Municipio, e in passato l’edificio fu sede del Fondaco di S. Damiano (sec. XV-XVIII) e in seguito del primo nucleo della Manifattura Tabacchi di Rovigno (1872). Dal 1978 è la sede del Centro di Ricerche Storiche, nel 2000 completamente ristrutturata ed ampliata, diventando la splendida palazzina di oggi. L’inaugurazione fu tenuta nel 2001 alla presenza del presidente della Repubblica d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e della Repubblica di Croazia Stjepan Mesić.

L’istituto vuole essere un punto di riferimento per la tutela dell’identità nazionale italiana della popolazione di quest’area e nei decenni di attività è stato creato un patrimonio culturale scientifico unico e inestimabile che necessita in quanto tale di una particolare tutela e valorizzazione. Il Centro di Ricerche Storiche è un’istituzione scientifica e di ricerca riconosciuta come una struttura di eccellenza e funge da punto di incontro, collaborazione e dialogo fra gli studiosi dei tre Paesi. Inoltre, riveste un ruolo centrale nel campo della ricerca e della valorizzazione del patrimonio storico dell’area istro-quarnerina e delle tradizioni civili della comunità italiana. Sostenuto da tre Stati, in particolar modo dall’Italia e poi da Croazia e Slovenia, il CRS è aperto al costante dialogo tra le tre culture.

 

Attività

Il Centro di Ricerche Storiche opera nel campo della ricerca scientifica, dell’editoria e dell’attività documentaristica al fine di salvaguardare, affermare e sviluppare la cultura e l’identità italiana nonché favorire i rapporti di collaborazione e i valori della convivenza. Tratta una storiografia di confine fortemente connessa, come fattore positivo, con quella croata e slovena in quanto solo con il dialogo e un sano confronto è possibile andare oltre le divisioni in un’ottica fortemente europeista senza divisioni.

Le tematiche affrontate nelle opere editoriali del Centro (riviste, collane monografiche, documenti) riguardano in sintesi l’indagine di tutti gli aspetti e periodi storici del nostro territorio dall’antichità ai giorni odierni. Particolare attenzione va alla tutela dell’identità nazionale di questa stessa comunità in Istria, a Fiume e in parte della Dalmazia, intese come un unico insieme storico. Viene svolto infatti un importantissimo compito di documentazione della vita della Comunità Nazionale Italiana rimasta al di fuori dei confini dell’Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del conseguente Trattato di pace del 1947. Speciale attenzione è destinata alla raccolta e al trattamento dei materiali d’archivio riguardanti le attività socio-politiche e artistico-culturali del territorio, specie quindi quelle riguardanti la nazionalità italiana. Grande cura è dedicata all’identificazione, raccolta e catalogazione dei materiali d’archivio sulla Seconda guerra mondiale e poi ovviamente sulla tragedia dell’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia durante e dopo il conflitto.

L’istituto ha una ben affermato e riconosciuto ruolo inteso come «missione» scientifica, culturale e civile nell’ambito della comunità minoritaria e del territorio nel quale opera. L’approccio aperto e dinamico ai programmi di ricerca e editoriali è la prova che l’istituzione intende essere, con determinazione, nell’ambito della sua sfera di competenza, protagonista, coordinatore e promotore di queste ricerche e attività. L’attività del Centro di Ricerche Storiche indubbiamente contribuisce al processo di conservazione della lingua e della cultura della popolazione italiana che vive nelle Repubbliche di Croazia e Slovenia.