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Centro di ricerche storiche Rovigno

Centar za povijesna istraživanja Rovinj

Središče za zgodovinska raziskovanja Rovinj

Storia

dell'istituzione

Il Centro di Ricerche Storiche è l’istituzione della Comunità Nazionale Italiana che vive e opera sul territorio dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, di cui realizza il diritto alla ricerca storica. La proposta di dare vita ad un centro di studi storici della comunità nazionale italiana in Jugoslavia venne formulata nel novembre 1968 dall’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, oggi Unione Italiana. Si tratta dell’organizzazione degli Italiani delle Repubbliche di Croazia e Slovenia ed ha come finalità la salvaguardia e lo sviluppo dell'identità nazionale, culturale e linguistica degli italiani del territorio.

Fu dapprima creata una Sezione storica con il compito di coinvolgere un ampio numero di studiosi e appassionati di storia e dalla sua evoluzione il 12 febbraio 1969 fu fondato il Centro di Ricerche Storiche con sede a Rovigno. Nell’aprile del 1969 furono promosse le prime collane editoriali con le riviste Quaderni e Atti e vennero poste le basi per l’avvio della collaborazione, nel campo editoriale e storiografico, con l’Università Popolare di Trieste. A tale scopo, nel novembre del 1969 gli esponenti del CRS e UPT fissarono i programmi futuri di attività dei due enti. Nel dicembre 1969, come primo direttore dell’istituto, fu nominato il prof. Giovanni Radossi. La sede dell’istituto si trova in pieno centro storico a Rovigno, accanto al Municipio, e in passato aveva ospitato il primo nucleo della Manifattura Tabacchi. Nel 2000 fu completamente ristrutturata ed ampliata, diventando la splendida palazzina di oggi. L’inaugurazione fu tenuta nel 2001 alla presenza del presidente della Repubblica d’Italia Carlo Azeglio Ciampi e della Repubblica di Croazia Stjepan Mesić.

L’istituto vuole essere un punto di riferimento per la tutela dell’identità nazionale italiana della popolazione di quest’area e negli ormai cinque decenni di attività è stato creato un patrimonio culturale scientifico unico e inestimabile che necessita in quanto tale di una particolare tutela e valorizzazione. Il Centro di Ricerche Storiche è un’istituzione scientifica e di ricerca riconosciuta come una struttura di eccellenza dal mondo scientifico in Italia, Croazia e Slovenia e funge da punto di incontro, collaborazione e dialogo fra gli studiosi dei tre Paesi. Inoltre, riveste un ruolo centrale nel campo della ricerca e della valorizzazione del patrimonio storico dell’area istro-quarnerina e delle tradizioni civili della comunità italiana. Sostenuto da tre Stati, in particolar modo dall’Italia e poi da Croazia e Slovenia, il CRS è aperto al costante dialogo tra le tre culture.

Cronologia

Scoprimento della lapide bilingue a ricordo del canonico Pietro Stancovich in occasione della cerimonia di presentazione del primo volume degli Atti. Barbana, 21 febbraio 1971. Il prof. Giovanni Radossi nell’atto di scoprire le due targhe.

02.1971

02.1971

11.1971

11.1978

11.1985

11.1999

09.2001

10.2001

11.2006

06.2009

11.2018

Attività

Il Centro di Ricerche Storiche opera nel campo della ricerca scientifica, dell’editoria e dell’attività documentaristica al fine di salvaguardare, affermare e sviluppare la cultura e l’identità italiana nonché favorire i rapporti di collaborazione e i valori della convivenza. Tratta una storiografia di confine fortemente connessa, come fattore positivo, con quella croata e slovena in quanto solo con il dialogo e un sano confronto è possibile andare oltre le divisioni in un’ottica fortemente europeista senza confini e divisioni nazionalistiche di qualsiasi tipo. L’attività viene svolta attraverso: -l’elaborazione, la collezione e la pubblicazione di documenti storici; -la divulgazione della storia regionale intesa come retaggio storico e artistico; -la raccolta di pubblicazioni sulla storia dell’Istria, di Fiume, del Quarnero, della Dalmazia e dei territori limitrofi.

Le dinamiche di ricerca comprendono per il territorio dell’Adriatico orientale la storia della Comunità Nazionale Italiana, l’archeologia, la storia politica, economica e militare, la storia dell’arte e della cultura, la storia giuridica e sanitaria, l’araldica, le biografie di eminenti personaggi, la dialettologia, la storia ecclesiastica come pure le ricerche sociologiche e culturali. Le tematiche affrontate nelle opere editoriali del Centro (riviste, collane monografiche, documenti) riguardano in sintesi l’indagine di tutti gli aspetti e di tutti i periodi storici del nostro territorio dall’antichità ai giorni odierni. Particolare attenzione va alla tutela dell’identità nazionale di questa stessa comunità in Istria, a Fiume e in parte della Dalmazia, intese come un unico insieme storico. Viene svolto infatti un importantissimo compito di documentazione della vita della Comunità Nazionale Italiana rimasta al di fuori dei confini della Repubblica dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del conseguente Trattato di pace del 1947. Speciale attenzione è destinata alla raccolta e al trattamento dei materiali d’archivio riguardanti le attività socio-politiche e artistico-culturali del territorio, specie quindi quelle riguardanti la nazionalità italiana. Grande cura è dedicata all’identificazione, raccolta e catalogazione dei materiali d’archivio sulla Seconda guerra mondiale e poi ovviamente sulla tragedia dell’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia durante e dopo il conflitto.

L’istituto ha una ben affermato e riconosciuto ruolo inteso come «missione» scientifica, culturale e civile nell’ambito della comunità minoritaria e del territorio nel quale opera. L’approccio scientifico aperto e dinamico ai programmi di ricerca e editoriali è la prova che l’istituzione intende essere, con determinazione, nell’ambito della sua sfera di competenza, protagonista, coordinatore e promotore di queste ricerche e attività. Il dinamismo del Centro di Ricerche Storiche indubbiamente contribuisce al processo di conservazione della lingua e della cultura della popolazione italiana che vive nelle Repubbliche di Croazia e Slovenia.