50 anni
di esistenza
La proposta di dare vita ad un centro di studi storici della comunità nazionale italiana in Jugoslavia venne formulata nel novembre 1968 dall’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, oggi Unione Italiana. Si tratta dell’organizzazione degli Italiani delle Repubbliche di Croazia e Slovenia ed ha come finalità la salvaguardia e lo sviluppo dell’identità nazionale, culturale e linguistica degli italiani del territorio.
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Notiziario
Comunicato congiunto Centro di Ricerche Storiche – Associazione delle Comunità Istriane
Presso il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno si è tenuto un incontro istituzionale tra il direttore Raul Marsetič e…
INVITO WEBINAR – Presentazione nuova pubblicazione del CRS, modalità Webinar – piattaforma Zoom ATTI Volume L (50)
ATTI del Centro di Ricerche Storiche – Rovigno, Volume L…
Riunione di coordinamento per il 30° Anniversario dell’Unione Italiana e per il censimento della popolazione 2021 in Croazia.
Riunione di coordinamento per il 30° Anniversario dell’Unione Italiana e per il censimento della popolazione 2021 …
Incontro tra il Console Generale d’Italia a Fiume, Dr. Davide Bradanini e il Direttore del CRS, Dr. Raul Marsetič
Mercoledì, 10 marzo 2021, il Direttore del Centro di Ricerche Storiche, Dr. Raul Marsetič, ha ricevuto il Console…
Presentazione XXXI volume dei QUADERNI CRS
Mercoledì 17 febbraio 2021 – ore 17.00
Presentazione nuova pubblicazione del …
Riapertura al pubblico della rinnovata sala studio della biblioteca del CRS.
Il direttore Raul Marsetič, insieme ai bibliotecari Marisa Ferrara e Nicolò Sponza, è orgoglioso di annunciare il …
Editoria
Nell’aprile del 1969 furono promosse le prime collane editoriali con le riviste Quaderni e Atti e vennero poste le basi per l’avvio della collaborazione, nel campo editoriale e storiografico, con l’Università Popolare di Trieste. A tale scopo, nel novembre del 1969 gli esponenti del CRS e UPT fissarono i programmi futuri di attività dei due enti. Nel dicembre 1969, come primo direttore dell’istituto, fu nominato il prof. Giovanni Radossi.
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